Le Eccellenze
Dieci luoghi da visitare per conoscere il Massiccio attraverso le vicende storiche della Grande Guerra. Dieci siti imperdibili che accompagnano alla visita delle principali trincee e gallerie, alle cime teatro del conflitto, ai musei che ancora lo raccontano. Luoghi che sono memoria di quei giorni terribili e, insieme, immergono nel paesaggio della montagna e permettono di scoprire l’ambiente naturale, i suoi panorami strepitosi, i suoi tesori naturali e culturali.

Cima Grappa
Maestoso e silente, il Sacrario domina lo skyline del Massiccio. L’imponente struttura architettonica raccoglie le salme di quasi 23mila soldati. Nel corpo centrale riposano 12.399 caduti italiani, di cui oltre 10mila rimasti ignoti. Da qui, la Via Eroica - 14 cippi che riportano i nomi delle cime teatro di Guerra - collega l’ossario italiano a quello austro-ungarico, dove sono sepolti 10.295 soldati. Un monumento alla memoria, un invito a ricordare la crudeltà di ogni guerra e il valore della pace, nella cima che fu simbolo del Massiccio e del conflitto.

Monte Tomba
Alto 868 metri, il Monte Tomba segna il confine fra le province di Treviso e Belluno. Offre una vista straordinaria, a 360 gradi, sulle vette feltrine, ma anche sulla pianura veneta, sulle colline asolane e sul Piave. A lungo contesa fra i due schieramenti durante la Grande Guerra, la cima ospita preziosi segni della memoria, fra tutti il percorso storico che accompagna fino alle trincee del Palon e di Castel Cesil. Oggi è anche luogo di incontro e convivialità, spesso animato da eventi e manifestazioni.

Trincee Monte Palon e Castel Cesil
Tappa quasi obbligata per chi vuole fare un viaggio nella memoria sulle tracce della Grande Guerra: è una delle linee di difesa meglio conservate, grazie anche al paziente lavoro di recupero del Gruppo Alpini Possagno. Accanto alle trincee anche diverse postazioni di artiglieria, le gallerie destinate al deposito dei materiali, le baracche per il ritrovo della truppa e l’osservatorio. Si possono visitare liberamente o con guida.

Sentiero delle Meatte e trincee del Boccaor
L’itinerario permette di camminare sulla storia: il sentiero segue infatti la mulattiera militare delle Meatte, realizzata dal Genio civile italiano per consentire gli spostamenti delle truppe al riparo dal fuoco austro-ungarico. Viene considerato uno tra i più affascinanti del Massiccio del Grappa, grazie agli splendidi panorami e alle numerose tracce del conflitto, ancora ben visibili, tra cui le trincee del Monte Boccaor.

Sistema fortificato di Col Campeggia
Sede di Comando Tattico italiano del IX Corpo d’Armata, dotato di numerosi ricoveri per truppe e materiali, venne munito di un sistema a guardia e protezione della sottostante Valle di Santa Felicita, da cui arrivavano le teleferiche che consentivano il trasporto di viveri e lo spostamento a valle dei feriti. Il sistema fortificato di Col Campeggia è una linea difensiva composta da sette diverse gallerie, tutte aperte e visitabili.

MU.S.T. Museo Civico Storico Territoriale ad Alano di Piave
Espone materiali recuperati sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale tra il Monte Grappa e il fiume Piave. Vi si trova un cannone da campagna italiano perfettamente conservato e funzionante, oltre a materiale documentale, fotografico e iconografico originale dell’epoca. Numerose le cartine topografiche esposte, tutte con i precisi rilevamenti delle trincee di entrambi gli eserciti. Il percorso museale offre inoltre una significativa documentazione sull'esperienza dei “recuperanti”.

Ponte degli Alpini
Simbolo di Bassano, gioiello dell'architettura palladiana, durante la sua storia secolare il Ponte Vecchio è stato più volte distrutto dalle acque del fiume Brenta o dagli uomini, dopo la Seconda Guerra Mondiale venne ricostruito a cura degli Alpini. Durante la Grande Guerra dal ponte passarono le truppe dirette nel territorio dell’altopiano di Asiago, attaccato duramente dagli austro-ungarici fra maggio e giugno del 1916.

Museo Canova
Il Museo permette di fare un viaggio straordinario attraverso l’opera del più grande esponente del neoclassicismo, di cui custodisce i modelli originali in gesso. Recentemente ha ospitato una mostra temporanea che ha documentato le minuziose e accurate attività di restauro e ricomposizione delle opere distrutte durante la Grande Guerra, quando, nel dicembre del 1917, la Gipsoteca fu colpita da una granata che sfondò il tetto, sfregiando oltre un centinaio di statue.

Cresta dei Solaroli - CAI 156
Uno degli itinerari più affascinanti del Massiccio, a più di 1600 metri di quota, con un paesaggio mozzafiato e una vista davvero stupenda su tutto l'arco alpino orientale. Lungo la dorsale erbosa, che ha rivestito un ruolo tattico strategico durante la Grande Guerra, vi sono i resti delle trincee, cui si affiancano caverne e piccoli ruderi utilizzati come ricoveri. Il tracciato consente di osservare anche i solchi profondi lasciati dalle granate.

Bosco degli Eroi
Il percorso tematico, che parte dalla Conca delle Bocchette a Seren del Grappa, è un affascinante intreccio di Natura, Arte e Storia attorno al tema della Grande Guerra, considerato in un’ottica di pace. L’itinerario è nato nel 2014: una facile passeggiata, costellata da opere d’arte in legno realizzate da artisti locali per stimolare la riflessione e la meditazione sul tema della pace, mentre si cammina immersi nel bosco.