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Sentiero CAI 936

Interessante sentiero che ripercorre un’importantissima via di trasporto usata durante la Grande Guerra, impiegata per portare in quota, al fronte, munizioni, viveri e ogni sorta di rifornimento. Attraverso il sentiero sono raggiungibili le Gallerie del Merlo –  ripristinate, aperte e visitabili tutto l’anno – costruite dall’esercito italiano in un luogo che garantiva una visuale strategica sulla Valbrenta.

Motivi di interesse

La mulattiera dal fondo lastricato, agevole da esplorare, fu costruita durante il primo conflitto mondiale e permette di raggiungere Col Moschin, uno fra i punti più significativi dei Colli Alti durante le battaglie del 1917-18.
Col Moschin fu coinvolto nella principale azione di sfondamento da parte della fanteria ungherese nella battaglia del solstizio, il 15 giugno 1918. Di quei giorni resta anche la memoria delle imprese compiute dal IX reparto degli arditi delle truppe italiane, narrate da Hemingway.
Oggi luogo di pace e di silenzio, questo tratto di paesaggio tra i Colli Alti è tra i più “morbidi” del Massiccio.
Il sentiero si raccorda con altri percorsi, tra cui il sentiero CAI 940, il 938 e il 935.

Percorso

Il sentiero parte dal Merlo, località posta a circa 1 km dopo San Nazario, direzione Trento, si entra in via del Merlo e dopo la ferrovia si può parcheggiare.
Si segue via Campane per salire la stradina lastricata in direzione nord-est fino a raggiungere il crinale che separa la Val del Merlo dalla Valle delle Ore. Dopo circa 5-10 minuti si vedono le Gallerie del Merlo.
Proseguendo in direzione nord-est, dopo una serie di curve si raggiungere un crinale con ampia veduta, poco dopo dei dirupi rocciosi, con stretti e spettacolari muretti a secco, fino al bivio per il sentiero CAI 935. Qui si possono ammirare le pareti rocciose caratterizzate dal rosso ammonitico denominate "Laste Rosse". Dopo alcuni tornanti si incrocia il sentiero CAI 937.
Si sale verso nord fino a raggiungere una pista forestale, vicina ad un'ampia curva, in località Prà Marcioro (quota 1140 m), da imboccare e percorrere sino alla Casara Campana. Superata la strada bassa, si sale lungo la dorsale prativa fino al cippo commemorativo del primo Conflitto Mondiale di Col Moschin, quota 1279 m.
Dalla cima si scende in direzione est per arrivare, dopo circa 1 km, sotto il Col del Fenilon. Qui termina il sentiero che si ripercorre per il rientro, oppure è possibile inforcare il CAI 940 per ammirare tutti i Colli Alti, fino a Campo Solagna.

Informazioni
> Difficoltà: E (escursionistico)
> Tempo di percorrenza: 3 h
> Terreno: lastricato
> Stagione: mezza stagione
> Dislivello: 1133 m.
> Punti di appoggio: San Nazario paese, Rifugio Alpe Madre
> Partenza:  Merlo, frazione di S. Nazario
> Segnavia: CAI n. 936

Approfondimenti

Trincee di San Giovanni

I Recuperanti

Strada delle Penise

Sentiero CAI 940

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