Non solo resti militari come trincee o gallerie: sul Monte Sacro alla Patria trovano spazio luoghi religiosi o di sepoltura, che propongono un secondo viaggio nella memoria oltre a quello offerto dai segni lasciati dalla Guerra. Accanto alle “grandi opere” progettate durante il regime fascista anche con l’intento di esaltare le virtù eroiche dei soldati, trovano posto nel paesaggio i cimiteri “minori”. Se durante il conflitto i camposanti erano sorti un po’ ovunque, accanto agli ospedali da campo, perché non c’era tempo e modo di organizzare lo spostamento delle salme, nel dopoguerra il Comitato per le Onoranze ai Caduti riunì in alcuni cimiteri le salme dei soldati caduti nei diversi siti di guerra. Tra questi, il Sacrario di Cima Grappa, il Tempio Ossario di Bassano, il cimitero militare germanico e il cimitero italiano e austro-ungarico di Feltre, il cimitero germanico di Quero, il sacrario francese di Pederobba.