Le tre battaglie e le Cime
Le battaglie sul Grappa sono battaglie durissime, quasi un “corpo a corpo”: le trincee avversarie, spesso vicinissime, fino a distare pochi metri una dall’altra, le condizioni dei soldati “al limite” e le difficoltà di approvvigionamento, rendono gli scontri particolarmente duri e sanguinosi.
Tre battaglie durissime: fra il novembre del 1917 e l’autunno dell’anno successivo il Massiccio è teatro di alcune fra le pagine più tragiche dell’intero conflitto. Dopo Caporetto, l’esercito avversario, galvanizzato dalla vittoria che aveva lasciato sotto shock l’esercito italiano, avanza a passo deciso.
Per la sua particolare conformazione, di difficile accesso, caratterizzato da diverse cime che offrono una visuale a 360 gradi, il Massiccio è luogo ideale per posizionare la linea difensiva e provare a respingere l’avanzata che sembra inesorabile.
Cima Grappa in particolare, la vetta più alta e al centro del Massiccio, diventa ben presto il luogo simbolo del conflitto, mai espugnata. Proprio qui sorge il Sacrario che oggi ricorda a tutti le tante vite umane sacrificate, quasi 23.000 in meno di un anno. Cima Tomba, il Monte Pertica e la dorsale dei Solaroli, sono, insieme a Cima Grappa, tra i luoghi più significativi nelle vicende della Grande Guerra.
Tre battaglie durissime: fra il novembre del 1917 e l’autunno dell’anno successivo il Massiccio è teatro di alcune fra le pagine più tragiche dell’intero conflitto. Dopo Caporetto, l’esercito avversario, galvanizzato dalla vittoria che aveva lasciato sotto shock l’esercito italiano, avanza a passo deciso.
Per la sua particolare conformazione, di difficile accesso, caratterizzato da diverse cime che offrono una visuale a 360 gradi, il Massiccio è luogo ideale per posizionare la linea difensiva e provare a respingere l’avanzata che sembra inesorabile.
Cima Grappa in particolare, la vetta più alta e al centro del Massiccio, diventa ben presto il luogo simbolo del conflitto, mai espugnata. Proprio qui sorge il Sacrario che oggi ricorda a tutti le tante vite umane sacrificate, quasi 23.000 in meno di un anno. Cima Tomba, il Monte Pertica e la dorsale dei Solaroli, sono, insieme a Cima Grappa, tra i luoghi più significativi nelle vicende della Grande Guerra.
La prima battaglia
La battaglia di arresto dell’avanzata nemica dopo Caporetto si svolge in due fasi: la prima interessa la dorsale del monte Asolone, mentre nella seconda fase gli scontri si spostano sulla dorsale del Tomba. Dopo diversi tentativi di avanzata dell’esercito austro-ungarico, che prima viene respinto poi raggiunge un parziale successo arrivando ad affacciarsi a Bassano, gli scontri si concludono nel dicembre del 1917 con la vittoria delle truppe italiane.
La battaglia del Solstizio
Nel giugno 1918 sono di nuovo gli austro-ungarici a sferrare un potente attacco, ma la linea difensiva italiana, rafforzata notevolmente nei mesi invernali anche con la costruzione dell’imponente Galleria Vittorio Emanuele III in Cima Grappa, “regge” l’offensiva. Gli avversari arrivano fino a Col Moschin e poi al Ponte San Lorenzo, vengono ancora una volta respinti.
La terza battaglia
Sferrata il 24 ottobre 1918, la battaglia di Vittorio Veneto è la prima che vede gli italiani nel ruolo offensivo: viene simulato un attacco con l’obiettivo di attirare sul Massiccio i battaglioni dalla pianura per consentire così all’esercito italiano di conquistare Vittorio Veneto. I giorni che segnano l’epilogo del lungo conflitto sono giorni durissimi, segnati da 15mila morti in pochi giorni nelle fila italiane, che si concludono con la presa della città trevigiana e la firma dell’armistizio il 4 novembre.
Le Cime
- Monte Grappa
- Monte Tomba
- Monte Pertica
- Monte Palon
- Cresta dei Solaroli
- Monte Asolone
- Col della Beretta
- Col Andreon
- Col del Gallo
- Colli Alti: Col Fagheron, Col Fenilon, Col Moschin
- Monte Tomatico