La coltivazione dell'olivo è stata introdotta in Veneto dai coloni romani, ma le prime testimonianze storiche risalgono al IX secolo. La tipicità del prodotto è avvalorata da documenti ufficiali già dal 1500.
Amato e coltivato da sempre, con alterne fortune anche a causa degli eventi bellici, nel secondo dopoguerra l’olivo si è diffuso e la produzione d’olio affinata sempre più.
Apprezzato per il gusto dolce e delicato e per la bassissima percentuale di acidità, le sue caratteristiche organolettiche derivano soprattutto dalla composizione dei terreni, ma anche dal clima, solitamente senza nebbia e ristagni di umidità.
Oggi l’olio è un prodotto d’eccellenza che ha ottenuto nel 2001 il marchio DOP come “Olio Veneto del Grappa”, secondo un disciplinare che identifica le olive prodotte nel territorio della pedemontana, tra le province di Vicenza e Treviso. In particolare, i comuni di Pove e Asolo sono entrati a far parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio. In ciascuno dei due comuni si contano più di 20.000 ulivi.

Pove si fregia della denominazione di “Conca degli Olivi” grazie alla morfologia del suo territorio, posto alle Pendici del Massiccio. L’olio qui prodotto da anni si classifica ai primi posti dei concorsi nazionali. La migliore occasione per gustarlo ed acquistarlo è l’annuale “Fiera Mercato dell’Olivo” di Pove che si organizza la domenica delle Palme.

Tra gli oli extravergini di oliva dei colli asolani spicca per unicità quello prodotto da una specie autoctona chiamato Asolo, che ha portato alla certificazione della varietà con il riconoscimento nel 2017 della “sotto-zona DOP Asolo olio extravergine d’oliva della Pedemontana del Grappa”.  Ogni anno, ad aprile, viene organizzato un concorso tra i produttori della zona.