Asolo
Asolo e la Grande Guerra
Dopo la disfatta di Caporetto, ad Asolo, presso Villa Rinaldi e la vicina Villa Clelia, si insediò il Comando italiano del IX corpo della IV armata. Da quel giorno la città si trasformò e venne letteralmente occupata. A partire dal dicembre 1917 arrivarono anche truppe Francesi e Inglesi, oltre ai volontari della Croce Rossa Americana.
Le ville antiche, le strade, le case vennero utilizzate come comandi, ospedali da campo e dimore per i soldati e venne stravolto il percorso delle sue strade e il profilo delle sue colline, segnato da lunghe file di trincee, dislocate sul Colle di Forabosco e sul Poggio di San Martino, oggi siti recuperati come testimonianza storica della Grande Guerra, assieme al Parco della Rimembranza.
Dopo l'occupazione venne emanato un ordine di sgombero della popolazione civile, poi riconvertito in allontanamento su base volontaria: fu così che molti Asolani si trovarono a sopportare in pieno le difficoltà e i drammi della guerra, ma anche a vivere a contatto con soldati provenienti non solo da ogni parte d'Italia, ma anche da paesi stranieri.
Le ville antiche, le strade, le case vennero utilizzate come comandi, ospedali da campo e dimore per i soldati e venne stravolto il percorso delle sue strade e il profilo delle sue colline, segnato da lunghe file di trincee, dislocate sul Colle di Forabosco e sul Poggio di San Martino, oggi siti recuperati come testimonianza storica della Grande Guerra, assieme al Parco della Rimembranza.
Dopo l'occupazione venne emanato un ordine di sgombero della popolazione civile, poi riconvertito in allontanamento su base volontaria: fu così che molti Asolani si trovarono a sopportare in pieno le difficoltà e i drammi della guerra, ma anche a vivere a contatto con soldati provenienti non solo da ogni parte d'Italia, ma anche da paesi stranieri.